STILE JUVENTUS.25
Gli eredi dell’Avvocato e del Dottore :
“Yaki” e Lapo Elkann
Fra
la fine degli anni Ottanta e l'inizio degli anni Novanta si fece sempre
più frequente la visione dell'Avvocato che si presentava ai bordi del
Comunale, dove la Juve sosteneva i suoi allenamenti, in compagnia di due
ragazzini vivaci quanto interessati all'attività dei calciatori in
maglia bianconera. Uno alto, bruno, dall'aplomb impeccabile, l'altro,
appena più giovane, dai capelli rossi e riccioluti e decisamente più
irrequieto. Erano John (detto anche "Yaki") e Lapo, i nipotini
dell'Avvocato, gli "Agnelli" della terza generazione, due dei figli di
Margherita Agnelli e John Elkann. Quelle apparizioni fugaci ma sempre
meno rade, hanno rappresentato i loro primi approcci col giocattolo di
famiglia, la Juventus. Ora, dopo le scomparse ravvicinate dell'Avvocato
e del fratello Umberto, la loro presenza è diventata istituzionale.
Forse John e Lapo non hanno dentro la passione sviscerata del nonno o
dello zio, ma il loro attaccamento alla Juventus - anche se si
manifesta in modo diverso - è fuori discussione.
Entrambi hanno ruoli di primissimo piano
nelle aziende di famiglia. John, nato a New York nel 1976, liceo a
Parigi e laurea in ingegneria gestionale a Torino, sposato con Lavinia
Borromeo, è Investment Manager dell'IFIL, vice-presidente del Gruppo
Fiat e della Fondazione Giovanni Agnelli, presidente di Itedi e C. d'A.
di RCS MediaGroup.
Suo fratello Lapo, nato anch'egli a New
York nel 1977, dopo esperienze in Piaggio, Danone, Ferrari e Maserati, è
stato assistente personale di Henry Kissinger nella Henry Kissinger
Academy prima di portare nel gruppo - assumendo la responsabilità della
promozione del marchio della Fiat Auto - una vivacità, una fantasia ed
un'aggressività che hanno già dato i primi frutti.
Fra le sue iniziative più originali, il
lancio delle felpe Fiat col logo aziendale degli anni '30, di una
singolare linea di borse e la sponsorizzazione della squadra giamaicana
di bob in vista di Torino 2006. Con la stessa verve e fantasia Lapo
Elkann è intervenuto a più riprese nella gestione delle cose juventine
non nascondendo la propria simpatia per Antonio Cassano e sottolineando
come gli piacerebbe una Juventus che sappia vincere con qualche sorriso
in più. Affermazione che ha fatto sfiorare l'incidente diplomatico con
l’ex vertice della società, ma che è stato prontamente ricomposto. Come
dimostra l'intatta sintonia con cui si muovono in casa Juve
amministratori ed azionisti.
<<Puntata
n.24 "Stile Juventus">>
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