I PROTAGONISTI DEL SECOLO BIANCONERO. 4
Carlo Carcano con Felice
Borel
Sono passati più di
sessant’anni eppure ancora oggi nessuno è riuscito a battere,o solo ad
avvicinare,lo straordinario primato di Carlo Carcano,l’allenatore che
portò la Juventus alla conquista di cinque scudetti consecutivi negli
anni Trenta.Così la sua fama,ancorché oscurata dai motivi
extracalcistici che hanno portato ad un clamoroso esonero,resta
inscalfibile.Carcano,nato a Masnago,in provincia di Varese,è considerato
il mitico protagonista del quinquennio bianconero,un tecnico moderno
nella preparazione atletica della squadra e convinto assertore del
metodo.Discusso e unico,veniva ritenuto quasi maniacale nell’osservanza
della disciplina.Si racconta che assieme al barone Mazzonis,allora
vicepresidente,controllasse la vita privata dei giocatori giorno per
giorno con atteggiamenti quasi da Santa Inquisizione:aveva assoldato una
quindicina di ragazzini-spia che monitoravano i movimenti dei giocatori
ma Cesarini,il più esuberante,era considerato quasi…immarcabile.
Prima di diventare
allenatore,Carcano è stato anche giocatore dell’Alessandria dal 1913 al
1924 con cinque presenze ed un gol con la Nazionale ed ha abbandonato
l’attività agonistica solo nel 1926,dopo una breve esperienza nell’Internaples.Ma
l’amore per il pallone era tale che,appena deciso di appendere le scarpe
al chiodo,ha subito cominciato l’avventura in panchina,diversa ma non
meno emozionante,iniziando come al solito dall’Alessandria e nel 1930
era già alla Juventus.La cavalcata bianconera è stata a dir poco
esaltante:quattro scudetti consecutivi indimenticabili,il quinto
conquistato a metà,perché alcuni mesi prima della fine del campionato il
barone Mazzonis lo ha esonerato sostituendolo con una coppia di
tecnici,il vecchio capitano Bigatto e l’ingegner Gola.Le ragioni di
questa imprevedibile svolta non hanno radici professionali ma private e
per parecchio tempo sono rimaste prigioniere all’interno di una
insormontabile barriera di omertà.E’ stato il racconto di Pietro Rava,uno
dei pochi testimoni oculari,a riportare a galla la verità: “ Carcano
aveva tendenze omosessuali.Il fatto era risaputo e il barone Mazzonis,severissimo
ne era assai disturbato.Faticava ad accettare certi atteggiamenti e uno
di questi,accaduto un giorno di febbraio,potrebbe essergli stato fatale
“.Forse è per questo motivo che Carlo Carcano ,pur restando uno degli
immortali della storia bianconera,ha raccolto meno di quanto dovesse e
potesse,confinato in un cantuccio dalla rigidità totale di una mentalità
che non era elastica ma che restava ancorata ad un’assoluta
intransigenza.
Ma oggi, a distanza di
mezzo secolo,il lavoro e la valenza di Carlo Carcano affiorano in tutta
la loro importanza.E quei cinque scudetti consecutivi,dal Trenta al
Trentacinque,sono il vanto di una società che nell’epoca moderna ha
continuato a vincere tutto,in Europa e nel mondo.
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