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STILE JUVENTUS. 77

VIAREGGIO, TRIONFO BIANCONERO
La Juventus trionfa nella 64° edizione della Viareggio Cup ed è padrona della
Versilia per l’ottava volta nella sua storia. La finale con la Roma è
letteralmente dominata per un tempo e poi amministrata in una ripresa più
emozionante e combattuta, ma che nella quale, pur soffrendo, la Juve
ribadisce una superiorità che non è mai stata in discussione.
Baroni cambia tre pedine rispetto alla semifinale
con il Parma, con Belfasti, Beltrame e Padovan al posto di Liviero, Bouy e
Libertazzi, mentre De Rossi ripropone la stessa squadra che ha superato la
Fiorentina in semifinale.
L’avvio è tutto di marca bianconera e già al 4’ De
Silvestro, dopo una discesa caparbia sulla sinistra, mette Beltrame in
condizioni di battere a rete. Il tempismo nell’inserimento è ottimo, ma il
tocco troppo debole. Non che sia più potente quello che lo stesso attaccante
opera due minuti più tardi, ma è comunque decisivo. La Roma prova a farsi
vedere in avanti e si espone al contropiede della Juve. Spinazzola porta
palla e, sull’uscita di Pigliacelli, serve Beltrame che deve solo appoggiare
il rete con la porta sguarnita.
Giusto il tempo di esultare che Padovan potrebbe
già portare al raddoppio, ma la sua conclusione ravvicinata su prezioso
assist di De Silvestro, viene respinta dal portiere giallorosso.
Si gioca praticamente a una porta sola e la Roma
sembra quasi stordita dal dinamismo della squadra di Baroni, che corre di
più e fa correre il pallone, è pericolosa per vie centrali, ma sa anche
allargare sapientemente il gioco per sfruttare le fasce. Insomma, per i
primi dieci minuti, il dominio è totale.
I giallorossi sono i campioni d’Italia in carica e
sembrano avere l’esperienza necessaria per provare a rialzare la testa, ma
proprio quando provano ad aumentare il ritmo, Spinazzola inventa ancora una
giocata decisiva, orchestrando una veloce ripartenza, saltando l’uomo al
limite e servendo a Padovan un pallone d’oro, che la punta capitalizza al
massimo siglando il raddoppio.
E poco dopo la Juve va vicina anche al terzo gol
con il solito Spinazzola, premiato come miglior giocatore del torneo,che
controlla in area un calcio di punizione di Beltrame e serve Padovan, la cui
girata viene respinta sulla linea da Orchi.
Al 38’ arriva la prima conclusione in porta della
Roma, con un piatto di Piscitella dal limite, bloccato senza difficoltà da
Branescu. Più complicato l’intervento di Pigliacelli sul coraggioso
tentativo al volo di De Silvestro, dopo l’angolo battuto da Beltrame.
L’arma in più dei bianconeri è la velocità nelle
ripartenze, mentre la manovra giallorossa è più lenta e prevedibile. E se
non fosse per il campo, in pessime condizioni, al 44’ arriverebbe anche il
gol del 3-0: Untersee crossa basso dalla destra per Padovan, che è in
posizione ideale per toccare in rete, ma il pallone rimbalza male su una
zolla e la deviazione a colpo sicuro non riesce.
In avvio di ripresa i bianconeri amministrano il
vantaggio, ma sugli sviluppi di un corner a proprio favore, subiscono il
contropiede che riapre la gara: è Piscitella a concluderlo, con un destro a
giro dal limite che permette alla squadra di De Rossi di accorciare le
distanze.
La partita ora è intensa, combattuta, e la Roma si
butta in avanti alla ricerca del pareggio. Lo sfiora al 20’ Politano, con un
tocco rasoterra che supera Branescu in uscita, ma termina a lato. Poco dopo
il portiere bianconero è decisivo prima su Piscitella e poi su Viaviani.
Baroni interviene, inserendo Bouy al posto di De
Silvestro, la Juve trova maggiore equilibrio e Spinazzola impegna
Pigliacelli con un sinistro dal limite. Il portiere romano si supera a
cinque minuti dalla fine, quando devia un destro a botta sicura di
Spinazzola, ma l’occasione, ghiottissima, è comunque il segnale che i
bianconeri hanno ripreso in mano la gara.
Il finale è convulso, la Roma tenta gli ultimi
assalti, ma la retroguardia tiene ed è anzi Beltrame a sfiorare ancora il
gol. Finisce 2-1, finisce con la Juve in trionfo, e con Viareggio colorata
di bianconero per l’ottava volta nella storia, la sesta negli ultimi nove
anni.
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