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Juveteca -Anno IX (2012)

 

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STILE JUVENTUS. 77

VIAREGGIO, TRIONFO BIANCONERO


La Juventus trionfa nella 64° edizione della Viareggio Cup ed è padrona della Versilia per l’ottava volta nella sua storia. La finale con la Roma è letteralmente dominata per un tempo e poi amministrata in una ripresa più emozionante e combattuta, ma che nella quale, pur soffrendo, la Juve ribadisce una superiorità che non è mai stata in discussione.
Baroni cambia tre pedine rispetto alla semifinale con il Parma, con Belfasti, Beltrame e Padovan al posto di Liviero, Bouy e Libertazzi, mentre De Rossi ripropone la stessa squadra che ha superato la Fiorentina in semifinale.
L’avvio è tutto di marca bianconera e già al 4’ De Silvestro, dopo una discesa caparbia sulla sinistra, mette Beltrame in condizioni di battere a rete. Il tempismo nell’inserimento è ottimo, ma il tocco troppo debole. Non che sia più potente quello che lo stesso attaccante opera due minuti più tardi, ma è comunque decisivo. La Roma prova a farsi vedere in avanti e si espone al contropiede della Juve. Spinazzola porta palla e, sull’uscita di Pigliacelli, serve Beltrame che deve solo appoggiare il rete con la porta sguarnita.
Giusto il tempo di esultare che Padovan potrebbe già portare al raddoppio, ma la sua conclusione ravvicinata su prezioso assist di De Silvestro, viene respinta dal portiere giallorosso.
Si gioca praticamente a una porta sola e la Roma sembra quasi stordita dal dinamismo della squadra di Baroni, che corre di più e fa correre il pallone, è pericolosa per vie centrali, ma sa anche allargare sapientemente il gioco per sfruttare le fasce. Insomma, per i primi dieci minuti, il dominio è totale.
I giallorossi sono i campioni d’Italia in carica e sembrano avere l’esperienza necessaria per provare a rialzare la testa, ma proprio quando provano ad aumentare il ritmo, Spinazzola inventa ancora una giocata decisiva, orchestrando una veloce ripartenza, saltando l’uomo al limite e servendo a Padovan un pallone d’oro, che la punta capitalizza al massimo siglando il raddoppio.
E poco dopo la Juve va vicina anche al terzo gol con il solito Spinazzola, premiato come miglior giocatore del torneo,che controlla in area un calcio di punizione di Beltrame e serve Padovan, la cui girata viene respinta sulla linea da Orchi.
Al 38’ arriva la prima conclusione in porta della Roma, con un piatto di Piscitella dal limite, bloccato senza difficoltà da Branescu. Più complicato l’intervento di Pigliacelli sul coraggioso tentativo al volo di De Silvestro, dopo l’angolo battuto da Beltrame.
L’arma in più dei bianconeri è la velocità nelle ripartenze, mentre la manovra giallorossa è più lenta e prevedibile. E se non fosse per il campo, in pessime condizioni, al 44’ arriverebbe anche il gol del 3-0: Untersee crossa basso dalla destra per Padovan, che è in posizione ideale per toccare in rete, ma il pallone rimbalza male su una zolla e la deviazione a colpo sicuro non riesce.
In avvio di ripresa i bianconeri amministrano il vantaggio, ma sugli sviluppi di un corner a proprio favore, subiscono il contropiede che riapre la gara: è Piscitella a concluderlo, con un destro a giro dal limite che permette alla squadra di De Rossi di accorciare le distanze.
La partita ora è intensa, combattuta, e la Roma si butta in avanti alla ricerca del pareggio. Lo sfiora al 20’ Politano, con un tocco rasoterra che supera Branescu in uscita, ma termina a lato. Poco dopo il portiere bianconero è decisivo prima su Piscitella e poi su Viaviani.
Baroni interviene, inserendo Bouy al posto di De Silvestro, la Juve trova maggiore equilibrio e Spinazzola impegna Pigliacelli con un sinistro dal limite. Il portiere romano si supera a cinque minuti dalla fine, quando devia un destro a botta sicura di Spinazzola, ma l’occasione, ghiottissima, è comunque il segnale che i bianconeri hanno ripreso in mano la gara.
Il finale è convulso, la Roma tenta gli ultimi assalti, ma la retroguardia tiene ed è anzi Beltrame a sfiorare ancora il gol. Finisce 2-1, finisce con la Juve in trionfo, e con Viareggio colorata di bianconero per l’ottava volta nella storia, la sesta negli ultimi nove anni.

 

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