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Agosto2012 - Puntata speciale decennale



 

 

STILE JUVENTUS. 81

 CASO CONTE, SQUALIFICA RIDOTTA DEL 60%

 LA JUVE A DICEMBRE RITROVA IL SUO ALLENATORE

 

Antonio Conte esce dalle cabine TV degli stadi italiani e torna in panchina. La Juventus potrà disporre del suo allenatore titolare in partita il 9 dicembre. Inutile lanciarsi nel merito e sull’opportunità della condanna a 10 mesi e del relativo sconto del 60% arrivato adesso. E’ stato un argomento talmente dibattuto in termini velenosi che credo che quattro parole non spostino assolutamente nulla: da una parte il partito di Conte che si ritiene innocentissimo e dall’altra il partito colpevolista che comunque almeno un’omessa denuncia gli imputa, tesi rafforzata anche dal fatto che si era aperta una procedura di patteggiamento in cui di qualche responsabilità l’ex allenatore del Siena si faceva carico. Da queste due trincee è impossibile muoversi.

La Juventus ha vissuto l’intera vicenda in primissima persona, quasi come un’aggressione al club, pur non essendo tecnicamente coinvolta in nulla di tutto ciò. Ma soffrendone inevitabilmente le conseguenze si è difesa legittimamente con i denti. Adesso la squalifica di    4 mesi viene definita “una sconfitta ingiusta”, il presidente Agnelli parla di riforma della giustizia sportiva, ma insomma il risultato per la difesa della Juventus, capitanata da Giulia Bongiorno, è da considerarsi soddisfacente. Alla fine non ha vinto né il partito innocentista, né quello colpevolista, e i quattro mesi sanno di compromesso.

Quando Conte avrà esaurito la sua squalifica di quattro mesi, saranno trascorse 16 giornate di campionato e l’intero girone di Champions League: non poco. Ho sostenuto fin dall’inizio che la Juventus avrebbe tecnicamente pagato questa assenza a caro prezzo, anche in termini di punti. Proprio perché Conte è un allenatore capace di trasformare la propria squadra in partita, sa comunicarle qualcosa in più. E dal punto di vista tecnico e da quello caratteriale. Fino ad ora sono stato discretamente smentito, anzi direi che è proprio accaduto il contrario. Il tandem Conte (in cabina tv) e Carrera (in panchina) credo che abbia addirittura arricchito la squadra in campionato – dopo la partita con la Roma ho parlato addirittura di una “diarchia tecnica”, assai notevole dal punto di vista dei risultati – , forse perché nei momenti complicati tutti, dai tecnici alla squadra stessa, moltiplicano la propria attenzione. In Champions l’ultima partita con lo Shakhtar ha però dato effettivamente quella sensazione di una squadra frastornata, che forse le parole e l’intervento diretto in campo di Conte avrebbero potuto trasformare.                                                                              (Fabrizio Bocca)

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