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Juveteca -Anno V (2007)

 

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STILE JUVENTUS.17

I fratelli Agnelli

Sopra : Giovanni Agnelli con Giovanni Trapattoni

                                Sotto  :  Umberto Agnelli con Marcello Lippi

Presidenti onorari, recita la brochure ufficiale della Juventus. I fratelli Agnelli, il senatore a vita Giovanni e il dottor Umberto, legati a doppio filo alla storia e alla gloria della società più famosa e vincente d'Italia, hanno fatto la storia della Vecchia Signora. Perché, ereditata la squadra dal nonno Giovanni, non l'hanno più lasciata e, nel corso degli anni, hanno continuato a seguirla con identica passione. A1 punto da strapparla all'egida della Fiat e a collocarla nella loro cassaforte, nel forziere della famiglia, 1'Ifi. Così, più passa il tempo, più il timbro dei due fratelli diventa indelebile, e più diventa onestamente complicato scindere l'una dagli altri.

Sono diversi, l'Avvocato e il Dottore. Più incline alla passionalità di alcune decisioni Giovanni, l'uomo che è stato capace di far cadere il Muro prima che ci riuscissero le burocrazie mondiali con i tesseramenti del polacco Boniek e dei russi Zavarov e Alejnikov: più incline a una gestione risparmiosa della società Umberto, che ha ripreso in mano il club dopo il secondo addio di Boniperti. Entrambi, comunque, hanno sempre cercato di affidare la Juventus alla gestione di personaggi oculati e di estrema fiducia: il Geometra degli scudetti è stato per l'Avvocato un referente ineguagliabile, il pari di quanto non lo sia stato Antonio Giraudo per il Dottore. La Juventus di Giovanni Agnelli era un uomo solo, Boniperti; la Juventus di Umberto Agnelli è stata una Triade,è un ufficio marketing, un'area commerciale, un'area comunicazione, la quotazione in Borsa, il centro sportivo, lo stadio di proprietà. Una svolta all'inizio del Terzo Millennio. Niente e nessuno potrà mai unire il suo nome alla Juventus come hanno fatto e stanno facendo gli Agnelli. Una dinastia e la loro squadra, una famiglia leggendaria e il suo giocattolo. Neppure la Ferrari, l'altro gioiello della Real Casa, riveste un'importanza affettiva così rilevante, perché in fondo la Juventus è la Juventus ed è onestamente complicato trovare qualcosa di simile. Eppure i due fratelli hanno avuto gusti differenti: Sivori era la passione di Umberto, mentre Platini lo è stato dell'Avvocato. Entrambi numeri 10, entrambi fuoriclasse di valore assoluto, ma diversi nel modo di essere e di esplicitare le doti sul campo. Ma l'amore no, l'amore per la maglia bianconera è stato nel corso del tempo sempre lo stesso, travolgente e viscerale. 

      

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