STILE JUVENTUS.9
Il primo numero di Hurrà Juventus
"Gli juventini sono fratelli, non avvertono l'affetto che nel distacco.
Sbandati da turbine, cercano ora di tessere una trama, sia pure sottile,
che li leghi e li renda presenti gli uni agli altri. Vi riusciranno,
perché tutto riesce nella Juventus! Detto fatto. Si fonda un Bollettino,
un passe-par-tout, che dovrà raggiungere il fronte, insinuarsi nelle
trincee e, richiedendolo il bisogno, finire nelle retrovie...".
Nel giugno 1915, il giorno 10, a pochi attimi dall'ingresso in guerra
dell'Italia, il primo numero di
Hurrà Juventus
si presenta così, con un obiettivo prefissato e uno scopo preciso. Pur
dovendo fronteggiare comprensibili difficoltà, il
Bollettino esce
regolarmente, a volte persino con sei facciate. Ogni numero contiene la
lista degli juventini sotto le armi, offrendo persino la loro
dislocazione logistica, e le lettere che provengono dal fronte.
Hurrà
- perché
l'abbreviazione è diventata negli anni quasi una piacevole abitudine -
continua le sue pubblicazioni fino al mese di ottobre del 1916. Dopo un
breve periodo di sospensione, riprenderà le pubblicazioni nel 1919 e si
svilupperà, anche graficamente, per circa otto anni, subendo un nuovo
arresto nel 1927. Dal 1963 rieccolo puntuale tra le mani dei tifosi
bianconeri: nel primo numero della nuova vita la foto di copertina è
dedicata a Sivori, il
Bollettino
del 1915 ha evidentemente cambiato faccia. Ultimamente
Hurrà.Juventus, che ha avuto
nella sua storia una ricca serie di collaboratori illustri, ha avuto un
grande rilancio editoriale ed è stato affiancato da altre pubblicazioni
della società,
Forza Juve, Tutto
Juve, Juve-story, Immagini e Storie,
oltre ad inserti, tipo
Juve
senza frontiere,
collezionabili ai
fini di creare un'autentica Enciclopedia bianconera.
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