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STILE JUVENTUS.33
Il tifo anti-juventino ( foto ripresa dal
sito
www.antijuve.com )
Il
tifo contro è un vizio tutto italiano. In altri paesi esiste, ma in forma
molto più blanda ed è frutto di situazioni particolari, di rivalità che
nascono da contrapposizioni storiche (come quella fra i fans dell'Ajax e
quelli del Feyenoord in Olanda o quella che divide i tifosi del PSG e quelli
dell'Olympique Marsiglia in Francia).
In Italia invece queste rivalità sono nate e
lievitate localmente, nell'ambito della stessa provincia o regione. La
situazione delle città con due squadre, in cui le contrapposizioni si
sublimano nei derby, la conosciamo a fondo. Spesso nelle fazioni si
stratificano anche diversità sociali e politiche. Nella capitale, la Roma
giallorossa coagula la classe operaia e la sinistra, la Lazio l'aristocrazia
storica e la destra. In Puglia la rivalità storica è quella fra il Bari ed
il Taranto, anche se negli ultimi decenni le vie delle sue squadre si sono
divise. Fra Arezzo e Perugia sopravvive una contrapposizione storica che
risale a secoli lontani visto che gli attuali ordinamenti collocano le due
città in regioni diverse. Fra i tifosi che vivono più intensamente questo
tipo di tifo, ha preso corpo un'abitudine che sembrerà asociale, ma che
assume invece le sembianze di un rito consolatorio: quella secondo la quale
ai fans di una squadra prima che la vittoria del proprio clan preme la
sconfitta di quello rivale. Una sorta di esorcismo a tutti gli effetti.
Quella della Juventus è comunque una
situazione particolare. Anche a Torino la divisione socio-politica fra le
due tifoserie appare evidente. La Juve è tradizionalmente la squadra degli
Agnelli, la squadra della Fiat, la squadra del "padrone". Il Torino è la
passione della classe media e di quella operaia. Non a caso nel nucleo
cittadino i tifosi del Torino sono più numerosi di quelli juventini.
L'immigrazione provocata dalla Fiat e dal boom dell'auto però e la presenza
nelle file juventine di giocatori provenienti dal Sud come Furino, Causio,
Anastasi, Cuccureddu, Schillaci e tanti altri ha fatto allargare a macchia
d'olio il fenomeno del tifo bianconero fra la classe operaia dell'orbita
Fiat. Così si spiega come grandi masse di appassionati di origini
meridionali siano stati solidali a livello calcistico con quel datore di
lavoro con cui lottavano duramente nelle battaglie sindacali.
Questo fenomeno del tifo contro ha assunto
toni di grandissima, persino pericolosa asprezza presso gli ultras della
Fiorentina che hanno addirittura fondato un "club" di tifosi "anti Juve" che
ha fatto un discreto numero di proseliti ed ha fatto crollare in provincia
di Firenze le vendite di prodotti di consumo il cui marchio è stato legato
alla maglia della Juve. Negli ultimissimi anni sono sorti anche numerosi
siti internet ispirati a questo "anti-juventinismo". Fra questi la maggior
parte sono beceri e volgari. Ci limitiamo a citarne uno (www.antijuve.com)
perché ha il merito di elencarne moltissimi, divisi per categorie ed di dare
un quadro organico del fenomeno. E così scopriamo che ci sono i siti
antijuve fini a se stessi, le sezioni antijuve nei siti di tifosi di altre
squadre (specie Fiorentina, Inter, Milan e Roma), i link ai siti delle
squadre che hanno battuto la Juve nelle coppe europee (dall'Ajax al Borussia
Dortmund, dall'Amburgo al Panathinaikos ecc.), quelli di giocatori che hanno
inflitto alla Juve gol decisivi (come Calori o Mijatovic) ecc.
La Juve comunque non è sola in questa
"hit-parade" del tifo contro: esistono anche i siti anti-Roma, anti-Inter e
anti-Milan, anti-Bayern e anti-Real, ma anche quelli che "tifano" contro
grandi personaggi - giocatori o dirigenti che siano - del calcio come Figo,
Beckham, Cecchi Gori e Ferlaino.
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