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Juveteca -Anno II (2004)

 

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I PROTAGONISTI DEL SECOLO BIANCONERO.13

Nel 1977 La Juve tutta italiana di Bettega vince scudetto e Coppa UEFA

   

                                       

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tore Giovanni Trapattoni.E’ la stagione 1976/77,l’anno della Juventus tutta italiana che conquista il 17° scudetto e il primo trofeo internazionale della sua storia,la Coppa Uefa.Undici nomi che resteranno per sempre nella memoria,l’inizio di un ciclo che porterà la società degli Agnelli a conquistare la seconda stella fino alla consacrazione della Coppa Intercontinentale.E’ l’anno dei rischi calcolati,a cominciare dalla scelta del tecnico.Boniperti punta su un giovane di belle speranze e poca esperienza,il “bauscia” Giovanni Trapattoni,per dare consistenza ad un progetto ambizioso,coltivato assieme alla Famiglia e a Pietro Giuliano,il general manager.Il Trap ha appena 37 anni e viene da un campionato di apprendistato al Milan.L’azzardo,comunque si rivela subito indovinato.

Trapattoni,ad esempio,non ha paura di compromettersi:inventa Marco Tardelli centrocampista,scopre e lancia poco alla volta Antonio Cabrini,studia una formazione senza un vero regista ma con il supporto di fluidificanti velocissimi.Una rivoluzione: “E’ la Juventus più bonipertiana che sia mai esistita”,il commento di Roberto Bettega.Lui,Bobby gol,assieme a Bonimba,forma una coppia da 27 reti.Sono i cecchini della squadra che soffia lo scudetto al Torino sul filo di lana.E’ l’anno dei 51 punti,della sfida infinita con l’altra metà della città.E’ una Juventus tutta italiana,per alcuni la più bella del Dopoguerra.Non a caso,all’irresistibile cavalcata verso il titolo si aggiunge la corsa in Coppa Uefa che si conclude vittoriosamente contro i baschi di Bilbao,formazione tostissima,ambiente caliente.Il 5 maggio 1977,nel primo match,la Juventus affronta al Comunale l’Athletic e dopo appena 14 minuti di assalti ventre a terra,Tardelli segna il gol che vale il successo ma non la tranquillità per la gara di ritorno.Che,tra l’altro,si disputa in un contesto tremendo,mentre impazza il terrorismo dell’Eta.

Ma il 18 maggio non succede niente fuori dal campo e molto in campo.I baschi si impongono per 2-1,al gol di Bettega dopo 7 minuti rispondono Irureta e Carlos,però il meccanismo delle reti segnate fuori casa consegna il primo trofeo europeo ai bianconeri.Gli ultimi 15 minuti della seconda finale restano nella storia come i più intensi mai disputati dalla Juventus.Ancora oggi,il trofeo di Bilbao rappresenta uno dei punti più alti raggiunti dalla Juventus,anche se negli anni Novanta analoghi successi hanno contribuito a creare un alone di sacralità intorno alla squadra più blasonata d’Italia.Ma da allora non è più mai accaduto che i protagonisti fossero solo “italiani”,uno status contaminato dalla riapertura delle frontiere e dallo sbarco massiccio di stranieri.
 

 

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