STILE JUVENTUS.8
Le
socio-patronesse
Le chiamavano socio
patronesse, sono state le
prime "tifose organizzate" della Juventus a inizio Novecento, quando
partecipare alle alterne vicende bianconere significava appartenere a
uno "status" che andava oltre il semplice evento sportivo ma tracimava
anche nel sociale.
Non erano molte, le Patronesse, ma
abbastanza perché la loro fama sia giunta nitida fino ai giorni nostri,
pioniere di un calcio antico eppure sempre vicino alla memoria, donne
che hanno dato un senso alla passione per il
fullbal, il foot-ball nello slang piemontardo di allora,
attraverso un'esigenza di comunione. Di queste socie davvero sui
generis restano qualche
fotografia sgranata, alcune tessere spiegazzate (una, quella di Mary
Dalmazzo del 1921-22, è stata anche esposta durante Juvecentus, la
mostra del centenario juventino: un autentico cimelio), ricordi intensi
e vaghi allo stesso tempo.
Volendo usare le socio patronesse per un'operazione transpositiva, si
può dire che sono state loro a instillare nell'anima l'amore per il
calcio in quelle tifose che continuano a tenere in vita un interesse
morboso per la Juventus. Per la verità, è stato necessario attendere
addirittura quasi un secolo affinché un gruppo di sostenitrici
bianconere si sia coagulato in maniera ufficiale: era il 1990, con le
temerarie "First ladies". Senza voler calcare i toni di un episodio
legato comunque "solo" al mondo dello sport,si è trattato di un
passaggio importante : il tifo amicale,familiare,da bar ha assunto i
connotati – anche per le donne – di un’organizzazione vera e propria.
Ormai sempre più spesso esiste una commistione tra i due sessi,persino
nei risvolti negativi. Tanto che dall’epoca eroica delle
socio-patronesse a oggi sono rimasti davvero pochi i punti di contatto e
qualsiasi parallelo rischia di portare fuori strada.
Le patronesse quasi cento anni fa hanno rappresentato un momento di
“rottura” proprio come hanno fatto nel 1990 le First ladies : adesso
forse non c’è più bisogno di sistemi organizzativi di questo tipo,là
dove diventa sempre più normale vedere uomini e donne insieme,tifosi in
senso neutro del termine. Ma agli albori del Novecento,appartenere al
club delle socio-patronesse significava connotarsi con una squadra e
con situazioni assolutamente insolite.
Resta il fatto che negli ultimi vent’anni è aumentata l’incidenza del
fattore femminile nel calcio,se è vero che oramai ci sono allenatrici
donne che guidano squadre di uomini,manager e procuratori del gentil
sesso,tifose vip praticamente inserite nel meccanismo domenicale del
calcio. Oggi le socio-patronesse non avrebbero magari più ragioni di
esistere,ma allora hanno caratterizzato un’epoca.. Per questo,e non solo
per questo,non vanno e non saranno mai dimenticate.
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