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Juveteca -Anno II (2005)

 

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STILE JUVENTUS.1

Quando si parla di stile diventa quasi automatico accostare questa idea dai contorni per certi versi molto vaghi al simbolo della Juventus. Perché, in fondo, lo stile Juventus non è solo uno status ormai certificato nella storia del calcio italiano e internazionale, ma una maniera di essere calciatore. Lo stile, soprattutto ai tempi dì Giampiero Boniperti e poi con l'avvento della gestione di Umberto Agnelli, è diventato persino predominante su altri risvolti non trascurabili. L'aneddoto del portoghese Rui Barros, che prima di firmare il contratto venne spedito dal parrucchiere per sfoltire la sua lunga chioma di capelli ricci, rap­presenta appena un particolare divertente di ciò che invece è radicato nel DNA di ciascun bianconero a denominazione d'origine controllata.

Alla voce stile vanno catalogati dunque molti aspetti della juventinità: dai tifosi, che sono davvero sparsi in ogni angolo del pianeta e riempiono lo spettro amplissimo che va dai vip ai semplici sostenitori delle Curve, all'aspetto tecnico-commerciale, ai risvolti mediatici, alle curiosità più impensabili. Juventus è un mondo e un modo di porsi dall'interno verso l'esterno: intraprendiamo un viaggio complessivo nel profondo di questa realtà senza tralasciare alcuni compromessi storici del pallone, come l'avvento delle donne, le famose socio patronesse del 1921, o il passaggio di testimone dai Savoia a Togliatti. Tutto sempre con abbondante uso di stile.

La panchina di Corso Re Umberto con Giovanni Agnelli,Vittorio Chiusano,Giampiero Boniperti e Umberto Agnelli

<Nuova puntata>

                                                                    

 

 

 

 

 

 

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G.Boniperti