I PROTAGONISTI DEL SECOLO
BIANCONERO.25
Marcello LIPPI
Nella
storia moderna della Juventus, cioè dal Dopo-guerra in avanti, Marcello
Lippi è stato - assieme a Giovanni Trapattoni - l'allenatore che più di
qualsiasi altro ha lasciato di sé una traccia vincente e un ricordo
indelebile. La sua prima avventura in bianconero, cominciata nel 1994
con l'avvento di Antonio Giraudo, Luciano Moggi e Roberto Bettega alla
conduzione della società, è durata quattro anni e mezzo. Si è conclusa,
infatti, il 7 febbraio 1999, con la sconfitta in casa (2-4) contro il
Parma e le immediate, irrevocabili dimissioni accettate dalla dirigenza.
Un
epilogo traumatico e forse distonico rispetto alla portata della
gestione tecnica:"Se il problema sono io me ne vado", sibilò pochi
istanti dopo la cocente sconfitta con gli emiliani nel chiuso dello
spogliatoio, che rimase a lungo incredulo di fronte a una decisione
drastica. La stessa frase la ripeté davanti alla stampa, e se ne andò
per davvero, il Marcello.Era la fine poco lieta (ma per la verità non
del tutto inattesa) di una fiaba che ha racchiuso stagioni straordinarie
di vittorie italiane e di trionfi internazionali,di riconoscimenti
europei e di consensi mondiali.
Con
Lippi, una scommessa del nuovo staff dirigenziale,arrivano tre scudetti
(94-95, 96-97,97-98) dopo nove anni di latitanza, una Coppa dei Campioni
(1996), una Coppa Intercontinentale(1996), una Supercoppa europea, due
Supercoppe italiane e una Coppa Italia.Nessuno è riuscito a ottenere
tante affermazioni in così poco tempo ma il matrimonio tra l'allenatore
somigliante a Paul Newman (accostamento che detesta) e la società
bianconera - che aveva comunque una scadenza prefissata e consensuale
per il 30 giugno 1999 - non è riuscito a giungere al suo epilogo
naturale. Lo ha sostituito Carlo Ancelotti,emiliano di Reggiolo, che ad
ogni modo avrebbe dovuto raccoglierne l'eredità sei mesi dopo.
Ma
la sua esperienza con la Juventus durò solo due stagioni e coincise con
due piazzamenti al secondo posto nei campionati 1999/2000 e 2000/2001
(rocambolesco l'epilogo del campionato 1999/2000 quando la Juventus
perse il titolo a Perugia,nel nubifragio,in una partita che non si
doveva assolutamente giocare, offrendo così lo scudetto al "GiubiLazio
2000" e al protagonismo esasperato di Collina).Nel 2001 Marcello Lippi,celebra
il suo secondo matrimonio con la Juve per farla ritornare a
vincere:altri due scudetti e due Supercoppe italiane che incrementano il
suo già straordinario palmares.
Marcello
Lippi, classe '48, toscano di Viareggio,un passato importante da
calciatore sotto la guida di Fulvio Bernardini ed Heriberto Herrera,
figlio di gente comune, legato alla sua terra in maniera viscerale,
carattere fumantino, prima di accettare la proposta della Juventus andò
a pregare sulla tomba del padre, inossidabile antibianconero, e in un
certo senso a chiedergli scusa per il tradimento che si accingeva a
consumare. Un particolare intimo rivelato dallo stesso Lippi
quando,alcuni mesi dopo, il suo ingaggio divenne pubblico.
Particolarmente suscettibile, sicuramente permaloso ma sempre diretto
nell’esplicitazione della sua personalità, tra i tanti meriti ha avuto
il pregio di portare a Torino una ventata di novità tattiche: dal
tridente offensivo (II famoso Vialli-Ravanelli-Del Piero o Baggio) al
rombo di centrocampo, alla difesa a tre: supportato anche dai miracoli
di una preparazione atletica straordinaria e dal lavoro dello staff
medico.
Bravissimo
nel leggere e cambiare la partita in corsa, abile nel caricare ogni
appuntamento della giusta rilevanza,per spiegare quali e quante
motivazioni muovessero il suo gruppo usava dire che alla Juventus tutti
avevano fame. Di successi. Lippi è stato un ottimo stratega e un
impareggiabile allenatore di cervelli, dedicava il medesimo tempo alla
cura del lavoro sul campo e alla condizione psicologica di ciascun
giocatore. La sua Juventus, pur essendo a volte qualitativamente
inferiore alle dirette concorrenti, possedeva una forza d'animo
superiore,quel "qualcosa in più" che faceva la differenza.
Nei
rimpianti dichiarati di Lippi c'è spazio solo per le tre finali di
Champions League perse a Monaco di Baviera contro il Borussia Dortmund,
ad Amsterdam contro il Real Madrid e a Manchester contro il Milan,ai
calci di rigore. Di lui si è detto spesso che poteva diventare il
commissario tecnico della Nazionale e,difatti lo è diventato, con lui la
Juventus è tornata ai massimi livelli italiani e mondiali:una favola
straordinaria,con ben 13 titoli,nazionali ed euro-mondiali,tutta da
raccontare...
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